lunedì 29 settembre 2008

Riflessione sul dolore. Parte 1.

Certe volte mi sembrava una notte infinita. Un dolore assordante, che mi frastornava e piegava e tormentava. Non riuscivo a respirare. Il cuore sussultava nel petto fortissimo, la testa si riempiva di mille pensieri contrastanti. Ero sconfitta. Urlavo, stringevo i denti, piangevo.

Le mie maledizioni, a bocca serrata, finivano nel nulla. Ero devastata.

Solo chi ha provato un simile dolore può capire. Negli occhi solo un nero cupo, nelle orecchie il rumore dell'anima che si devasta, sempre di più. Quando provi questo dolore, non lo dimentichi più. E quell'esperienza, così tremenda e cieca e assurda, cambia per i restanti giorni tutte le tue prospettive.

E' un paradosso... Ma la vita diventa sorprendentemente bella: sgargiante, profumata, degna.

Sei nato una seconda volta, vedi tutto come se fossi appena venuto alla luce.

Ritrovi lo stupore del bambino, e non lo molli più. Devi reimparare a guardare.

Quel dolore, lo ringrazierai.

4 commenti:

Squilibrato ha detto...

Meraviglioso, davvero.
Complimenti.

Anche per il blog.

Sara Giorgia ha detto...

Carissimo, ti ringrazio. I tuoi commenti sono i benvenuti.

Buona giornata

Sara Giorgia.

noemi ha detto...

Sara, che bello leggere queste tue parole: perché sono la testimonianza che dal dolore più grande si può uscire fuori meglio di prima, e tu lo stai facendo benissimo! Un abbraccio piccola grande lottatrice!
Noemi

Sara Giorgia ha detto...

Un abbraccio anche a te amica mia. Ma mi piace pensare che io non lotto, RESISTO.

Bacio