martedì 25 novembre 2008

The Quintessence of Beauty. 2. Soul Meets Body.


Che ci piaccia o meno, il corpo è il nostro mezzo di comunicazione più importante con il mondo circostante.
E' un dono, di cui dobbiamo essere non solo grati, ma soprattutto consapevoli. Non è un ingombro da portare in giro per il mondo con fastidio, disprezzo o autocompiacimento. C'è, e dobbiamo averne la maggiore cura possibile.
Il detto mens sana in corpore sano ci dice una semplice verità: il corpo e la mente viaggiano inseparabili, ma soprattutto il corpo è l'espressione visibile e istintiva della nostra anima. La salute mentale, più spesso di quanto non pensiamo, determina la salute fisica.
Non voglio addentrarmi oggi in questo discorso - lo farò in un altro momento, poiché l'argomento mi tocca personalmente - ma voglio parlarvi di come possiamo fare a godere appieno di questo straordinario potere che un corpo sano ci dà.

In primis, il corpo va rispettato. La prima cosa da fare è tenere sempre presente che il cibo che ingurgitiamo deve essere sempre pari alla quantità di energia che spendiamo. Sembra una stupidaggine, ma è così: cellulite e obesità sono piaghe delle società "sviluppate", e il motivo è che possiamo disporre di tutto nelle quantità che vogliamo.
E' ovvio che non tutti spendiamo la stessa quantità di energia: io, che sono in formato tascabile, ne spendo molto meno di un atleta della nazionale di rugby. E infatti i miei consigli sono per le ragazze, ci tenevo a precisarlo!
Quindi, rispettare i pasti: una bella colazione abbondante (e scatenatevi pure! E' il carburante per l'intera mattinata), un pranzo sostanzioso ma non troppo, possibilmente di un'unica portata - magari un bel piatto di pasta, o un'insalata, o una pizza -, e poi una cena leggera, e per leggera intendo un bel secondo piatto di carne o di pesce con relativo condimento. La frutta, se possiamo, mangiamola come spuntino, perché dopo i pasti gonfia e rallenta la digestione. 
Tendenzialmente, per noi ragazze, questo è un buon modo di suddividere i pasti. Dieta dissociata, tantissima acqua - ne abbiamo già parlato scorsa settimana -, frutta e verdura quanto più possibile. 
Tuttavia, siccome siamo al mondo anche per provare piacere col nostro corpo, non possiamo certo privarci di tutto: la portata psicologica del cioccolato, di un buon bicchiere di vino, di un McChicken Menu, di un dolce goloso, di una salsina stuzzicante, di un untissimo pane e panelle è immensa. Gratifica la parte ribelle e sbruffona del nostro organismo. Semel in anno licet insanire? Ma anche un po' più spesso, senza esagerare però.

Mortificarci con continue rinunce non fa bene al nostro corpo, ma soprattutto alla nostra mente.
Chi ha la fortuna di potere godere del proprio corpo lo deve sentire.
Mezzora di passeggiata al giorno fa miracoli: perdiamo peso, aumentiamo la nostra resistenza, affiniamo la silhouette. Non possiamo perché prendiamo l'autobus o la macchina? Attività aerobica, almeno tre volte alla settimana per mezzora: corsa, step, bici, aerobica, spinning, nuoto, anche ballo latinoamericano o qualsiasi altro tipo di ballo, purché aumenti momentaneamente le pulsazioni cardiache. Quindi anche il sesso va benissimo. Lo yoga, o il pilates, ci mettono in comunicazione profonda con il nostro corpo ma soprattutto con le muscolature più nascoste e impensate che lo sostengono. Lo yoga ha inoltre un plus straordinario, perché insegna a controllare il proprio respiro, ad aumentare la resistenza e la flessibilità del proprio corpo, ad ascoltarlo e guardare dentro se stessi accogliendo tutto quanto, anche ciò che non amiamo. Proprio quest'ultimo fattore è fondamentale: il corpo che abbiamo può non piacerci, ma dobbiamo superare questa resistenza mentale pensando che gli stimoli esterni ci impongono modelli di bellezza momentanei, che cambiano nel giro di pochi decenni. 
Guardate le donne nei dipinti del Cinque e Seicento, fino all'Impressionismo, oppure le pin up e le maggiorate degli anni Cinquanta... Oggi diremmo che quella è trippa, cellulite, grasso che non cola neanche tanto, ostinato come la gramigna, eppure per l'epoca quei corpi erano la quintessenza della femminilità sensuale. Ricordate: oggi l'icona di bellezza è Kate Moss solo perché esprime, con la forza del solo corpo, tutte le angosce, le inqietudini, le ansie del nostro tempo. Vogliamo forse imitarla?


1 commento:

noemi ha detto...

Grazie Sara: prendo appunti :)