giovedì 7 maggio 2009

Five Minutes Cinema: The Terminal.

The Terminal è un film del 2004 diretto da Steven Spielberg ed interpretato da Tom HanksCatherine Zeta-Jones e Stanley Tucci.

È stato presentato, fuori concorso e come "evento speciale", alla 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

Trama 

New YorkStati Uniti. Viktor Navorski (Tom Hanks), è un cittadino di una (immaginaria) nazione dell'Europa dell'est, la Krakozhia. Quando atterra a New York, scopre che nella sua nazione è avvenuto un feroce colpo di stato, proprio mentre si trovava in aereo, diretto verso l'ambita America. Costretto a sostare nell'aeroporto "John Fitzgerald Kennedy", con un passaporto ormai privo di validità, Viktor si vede negato il visto d'entrata per gli Stati Uniti e anche la possibilità di far ritorno a casa, dovendo quindi restare all'interno del terminal dedicato ai voli internazionali, senza possibilità di varcare la frontiera. Con il passare dei mesi, Viktor scoprirà a poco a poco il mondo del terminal, pieno di personaggi originali ed inaspettate manifestazioni di generosità, divertimento e, perfino, romanticismo. Si sviluppa, quindi, la storia di una persona che si adatta a vivere in un nonluogo, che per la maggior parte delle persone è solo un punto di passaggio, imparando l'inglese, facendosi accettare e stringendo delle relazioni con le persone che lavorano nell'aeroporto, fino a trovare anche l'amore per una dolce hostess, Amelia Warren (Catherine Zeta-Jones).

Curiosità


  • Il film è ispirato alla storia vera del rifugiato iraniano Merhan Nasseri: giunto nel 1988 all'aeroporto di Parigi "Charles de Gaulle", dopo essersi visto rifiutare il visto di ingresso dall'Inghilterra a seguito del furto del suo passaporto, le opportunità offerte dalle autorità francesi furono due: il rimpatrio o la permanenza in FranciaMerhan Nasseri ha vissuto nel "Terminal 1" dell'aeroporto della capitale francese sino ad agosto 2006. Sembra che Steven Spielberg abbia versato all'iraniano migliaia di dollari per poter portare sulla scena la sua storia[1].
  • La lingua originale parlata da Viktor in alcune parti del film è il Bulgaro.
  • Il film prevedeva un finale differente (nel quale Amelia andava a New York con Viktor), ma le anteprime presso il pubblico convinsero Spielberg a girarne un altro. Il ritardo nella lavorazione ha fatto slittare il successivo progetto di Spielberg, Munich, ma gli ha dato la possibilità di iniziare prima le riprese deLa guerra dei mondi.
  • Quando Viktor canta l'inno nazionale del suo paese, in realtà sta cantando l'inno albanese.
  • L'aeroporto dove è stato girato il film è Mirabel International Airport a Montreal in Canada.
  • Buona parte delle scene realizzate in interni è stata girata in un set realizzato appositamente all'interno di un hangar a Palmdale.
  • I tabelloni degli arrivi e partenze con rulli a palette è stata fornita da una nota ditta italiana del settore della visualizzazione delle informazioni al pubblico (Solari S.p.A.).
  • Lucy, la ragazza con la valigia rosa che Viktor tenta di aiutare, è la figlia di Steven Spielberg, Sasha.
  • La patente di guida mostrata da Viktor è in realtà una patente bielorussa rilasciata ad una persona di sesso femminile.
  • Nei titoli di coda, il nome delle persone viene mostrato in forma di autografo.
  • Nel film compare, anche se per pochi minuti, il sassofonista jazz Benny Golson. La canzone da lui suonata, Killer Joe, è un sua nota composizione.

Frasi 

 Citazioni in ordine temporale.

  • [Rivolto a Viktor Navorski] Lei in questo momento è semplicemente... inaccettabile. (Frank Dixon)
  • Dove compro scarpa Nike? (Viktor Navorski)
  • [Rivolto a Viktor Navorski] L'America è chiusa. (Agente Thurman)
  • Gli aeroporti possono essere insidiosi Signor Navorski. (Frank Dixon)
  • Io aspetto! (Viktor Navorski)
  • [Suona il cercapersone di Viktor Navorski] Cercano me! Io arriva! Io arriva adesso! Io arriva! Io arriva! (Viktor Navorski)
  • Un uomo... due donne: affolato! (Viktor Navorski)
  • Credi che noi qui giochiamo? Eh? Pensi che mi serva una scusa per rinchiuderti in quella cella per altri cinque anni? Se entri in guerra con me, entri in guerra con gli Stati Uniti e così alla fine capirai perché la gente in Krakozhia si mette in fila per la carta igienica da due soldi mentre lo zio Sam si pulisce il culo con la supermorbida a doppio velo! (Frank Dixon)
  • [Rivolto a Viktor Navorski] Non ha la sensazione di viverci all'aeroporto? (Uomo che si rade in bagno)
  • È tutta la vita che aspetto... Solo che non so che cosa aspetto... (Amelia)
  • Io vivo qui in terminal, uscita 67. (Viktor Navorski)
  • Sai cosa ha dato Napoleone a Giuseppina per il matrimonio? Un medaglione d'oro. E dentro c'era... incisa una parola: destino. (Amelia)

(Testo tratto da Wikipedia)

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