venerdì 21 novembre 2008

Glamourama. 1. L'insostenibile leggerezza del low price: H & M.

Non è colpa mia: mi piacciono le cose belle, amo la moda, ho un occhio speciale soprattutto per abiti e accessori costosi. Non perché mi piaccia ostentare, anzi: meno un logo è visibile, meglio è. Però è innegabile: gli stivaletti invernali di Miu Miu che mio padre mi regalò tre anni fa sono ancora in splendida forma, le décolletées rosse di H & M che pure adoro, comprate la scorsa estate, segnano già il passo. Per non dire del cappottino Max & Co. che trionfa ancora nel guardaroba, umiliando i fratelli più sfigati. 
La moda è un gioco meraviglioso, ma è un gioco appunto, in cui cambiano spesso le mosse, i giocatori, le strategie. 
Tenerle dietro non è facile, quando il budget è limitato. Per cui, se si ha buon gusto e spiccato senso della moda, si può confidare in regali lussuosi, sacrificare interi stipendi alla causa, oppure il passo da compiere è uno solo: ripiegare sulle catene low price.
Una salvezza per tutte le fashionistas squattrinate come me, ma anche una mania, un vezzo, una sorta di snobismo al contrario che colpisce non solo le meno abbienti ma anche le signore blasées alla continua ricerca della next big thing.
Regina delle catene d'abbigliamento low price di tutto il mondo è, senza dubbio, la svedese H & M. Hennes & Mauritz, questo il nome per esteso, esiste dal 1968 ma solo da qualche anno è diventata sinonimo di glamour a prezzi accessibili per uomo, donna, teenager e bambino. In Italia è presente in quasi tutte le regioni, e il suo fatturato cresce di anno in anno. Nel 2009 saranno i mercati emergenti orientali e la Russia i prossimi avamposti da conquistare.
Lo stile H & M è casual ma di tendenza, semplice e d'effetto: accanto ai capi basic, da mixare in libertà, ci sono pezzi maggiormente in linea con i leitmotiv della stagione, spesso ispirati alle collezioni delle case di moda di maggiore successo. Da qualche anno, inoltre, stilisti e celebrities collaborano con H & M nella creazione di collezioni in tirature limitate a prezzi convenienti da vendere in stores selezionati: da Karl Lagerfeld a Stella McCartney, da Viktor & Rolf a Madonna, fino a Roberto Cavalli e Comme Des Garçons, quest'ultima partnership a suggellare lo sbarco della catena in Giappone. 
Tutto fa parte di una strategia marketing che non è sicuramente inferiore a quelle delle maison 
più blasonate: accanto alle pubblicità sulle riviste di moda più importanti, featuring le top model più pagate al mondo, c'è adesso la novità di H & M Magazine, più che un catalogo una vera e propria free-press dedicata alle linee guida in fatto di moda e bellezza, che presenta la collezione H & M di stagione in veri e propri servizi firmati da fotografi e stylist famosi.
H & M viene incontro alla passione sfrenata di chi segue la moda ma la reinterpreta in modo personale, soprattutto con gli accessori: il reparto borse, cappelli, scarpe, cinture, bracciali, orecchini, collane, cosmetici è sicuramente il più interessante ed economico perché permette, scegliendo i pezzi giusti, di cambiare il proprio stile in un attimo. Conveniente anche il reparto intimo che, accanto ai classici più femminili, propone variazioni più ironiche e kidult dedicate a Snoopy o Hello Kitty. 
Per quanto riguarda l'abbigliamento, H & M piace a chi ha pazienza, occhio per gli abbinamenti e sa osare, perché spesso, a un primo sguardo distratto, l'impressione generale si potrebbe racchiudere nelle espressioni marasma e scarsa qualità. Beninteso, la durata di questi capi non è eterna, ma se pensiamo alla velocità da schiacciasassi con cui corre il sistema-moda, questa 
caratteristica fa buon viso a cattivo gioco permettendoci di sbizzarrirci e di giocare senza troppi sensi di colpa.

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