giovedì 6 novembre 2008

Sfogo. Cazzo.

Io sono la più cinica tra le ciniche, però sentire certi commenti dai miei coetanei mi fa molto male.
E mi fa capire che è molto più facile distruggere che costruire, è più facile lo scetticismo che la voglia di credere.
Siamo una generazione di giovani morti.
Quando non hai niente, non hai niente da perdere?
Io non voglio crederlo, e anzi dirò di più: la speranza è più forte tanto sono più presenti e vivi il ricordo o l'esperienza della difficoltà, del dolore, della complessità.
Non è retorica, e se devo essere sincera mi friggono le mani a sentire certe cose.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...la speranza...hai proprio ragione...anche quando stai toccando il fondo, hai perso la fiducia e ti senti al tappeto...è la speranza, l'unica forza che ti permette in ogni momento di reagire e credere che domani possa essere un giorno migliore ... siamo una generazione di giovani a cui non si permette di avere un futuro...l'unica cosa che mi sento di dire è basta piangersi addosso, rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di conquistiamoci uno spazio in questa società vecchia e obsoleta... se ci arrendiamo, abbiamo fallito in partenza!

Sara Giorgia ha detto...

... E chi si arrende, Dario? La consapevolezza è il primo passo. E il secondo è il coraggio di guardare la realtà per quella che è, anche se non ci piace. Si è giovani per crescere, non per morire. Con l'onesta l'impegno e il coraggio possiamo farcela.